sabato, dicembre 30, 2006

E QUESTA LA CHIAMANO DEMOCRAZIA!!!

Ieri mentre bevevo e mi divertivo in un pub, in quel non "lontano oriente" veniva assassinato un uomo. Un uomo che ha commesso crimini atroci, nel 1975-1976 vengono infatti trasferiti con la forza nel sud dell'Iraq circa 300.000 curdi che reclamano l'autonomia e contro gli stessi curdi "l'uomo"non esitera' a utilizzare gas letali nel 1988. Nel luglio 1979 "l'uomo" costringe alle dimissioni il presidente El Bakr e assume i pieni poteri. Chi nel partito si oppone a questa successione viene passato per le armi. Dopo i curdi tocca agli sciiti, maggioritari nel paese.
Sono sempre stata contraria alla pena di morte, anche nei confronti di quegli "uomini" che si accaniscono contro i bambini, nessuno ha il diritto di togliere la possibilità ci redimersi, di cambiare o solo di vivere, nessuno nè un governo, nè un uomo, nè una "democrazia".
Il processo all'ex dittatore Saddam Hussein e a sette dei suoi collaboratori comincia a Baghdad il 19 ottobre del 2005. Dopo poco piu' di un anno, il 5 novembre, per lui i giudici emanano il verdetto di condanna a morte, tramite impiccagione, per crimini contro l'umanita'. Il 26 dicembre la pena viene confermata dalla Corte d'appello irachena. E' entrato nella camera della morte con un Corano in mano e 'con un lampo di paura' negli occhi, ha raccontato un testimone della esecuzione. L'ex-dittatore non ha opposto resistenza. Le sue ultime parole sono state un appello agli iracheni a "restare uniti" e a non fidarsi della 'coalizione iraniana'.
E più di tutto mi fanno schifo le dichiarazioni di chi è rimasto a guardare come spettatore, perchè tanto giustizia è stata fatta, e si sente la coscienza pulita perchè ora sì che si può parlare di democrazia: "E' stato un atto di giustizia - ha commentato il presidente George W. Bush - la stessa giustizia negata per decenni alle vittime del suo brutale regime. Ma la sua impiccagione non metterà fine alla violenza in Iraq"."Siamo soltanto degli spettatori", aveva commentato un portavoce della Casa Bianca, tappa importante nel cammino dell'Iraq verso la democrazia".
La chiesa: ''e' una notizia tragica''. C'e' ''il rischio che alimenti lo spirito di vendetta e semini nuova violenza''
Dall'Ue arrivano le prime reazioni all'esecuzione di Saddam Hussein e sono reazioni di condanna. Il commissario allo sviluppo e agli aiuti umanitari, il belga Louis Michel, ha definito l'impiccagione dell'ex rais un atto ''barbaro'', pur riconoscendo gli ''orribili crimini'' da lui commessi : ''La pena di morte - ha commentato Michel - non e' compatibile con la democrazia ed e' contro i valori dell'Unione europea. Inoltre - ha aggiunto - la morte di Saddam Hussein rischia purtroppo di trasformarlo in martire''.
''L'esecuzione di Saddam Hussein, un dittatore che ha identificato il proprio percorso politico con la pratica della distruzione e della violenza, in nulla sminuisce il sentimento di orrore e di rifiuto suscitato dalla pena di morte''. Lo afferma Fausto Bertinotti
E' così facile togliere la vita dove c'è democrazia eppure chi l'ha tolta a Welby rischia un processo....che strano mondo questo degli uomini!!!

1 commento:

rubacuorimascherato ha detto...

Mi confermi, da quello che legggo, una profonda stima per la tua persona.
Sei certamente una ragazza di enorme spessore culturale e dimostri una particolare sensibilità per le problematiche che affliggono, purtroppo, il mondo intero.
Infatti laddove non c'è la guerra, altri popoli sono martoriati da violenza e morti dovuti alla criminalità.
Il nostro Territorio ne è l'emblema principale.
Io per primo sono contrario alla pena di morte.
Ho provato tanta compassione per la condanna di Saddam e ho sperato fino all'ultimo in un intervento energico da parte delle Istituzioni di tutti quei Paesi che sanno di essere Grandi solo in occasione dei "G8"...
Ma anche la Chiesa non ha saputo interpretare il suo ruolo in questa delicata ed importante circostanza.
Sono profondamente indignato come uomo, nonchè come cittadino del mondo che vive in questa epoca.
La domanda o meglio il dubbio non è soltanto sulla Democrazia, ma è se è oggettivamente ancora in essere quella serie di valori che inducano ogni essere umano al rispetto per la vita propria ed altrui.

Per fortuna che si incontra qualcuno come te mia cara amica.
Spero che abbia voglia di scrivermi dopo questo mio intervento sul tuo blog.
Adesso più che mai desidero diventare il tuo migliore amico.
Ti mando un grande bacio.
Francesco